EXPERTISE: Dosaggio giornaliero di lievito lattico Kluyveromyces BO399 nell’alimentazione umana. (doc. depositato presso il Ministero della Salute)

Dosaggio giornaliero nominale approvato dalla Commissione europea con il regolamento (CE) n. 773/2006 pubblicato sulla gazzetta ufficiale CE n.135/3 del 23.5.2006 annex 1,secondo cui la razione nominale efficace di lievito lattico Kluyveromyces BO399 in animali monogastrici è di 4,56 x 10^6 CFU al giorno.

Dr. Paolo Valles - Biologo (Trieste)
Dott.ssa Alessia Lugano - Scienze della Produzione Animale

Dosaggio giornaliero di lievito lattico Kluyveromyces BO399 nell’alimentazione umana.
 
Il numero di cellule vive di Kluyveromyces marxianus fragilis BO399 consigliate nella dose giornaliera di una persona adulta è stato assunto sulla base del dosaggio giornaliero nominale approvato dalla Commissione europea con il regolamento (CE) n. 773/2006 pubblicato sulla gazzetta ufficiale CE n.135/3 del 23.5.2006 annex 1, secondo cui la razione nominale efficace di lievito lattico Kluyveromyces BO399 in animali monogastrici, quali i maialetti fino a 35 Kg che ingeriscono mediamente 0,76 Kg di mangime al giorno, è di 4,56 x 106CFU al giorno.
Tali valori sono il risultato delle osservazioni sperimentali eseguite per l’alimentazione dei maialetti, richieste e valutate dalla Commissione europea (EFSA) e condotte presso l’Università di Bologna.
In base a tali sperimentazioni è stato accertato, fra le altre:
-che il Kluyveromyces BO399 riesce a superare la barriera gastrica giungendo vivo e replicante nel tratto intestinale in particolare nel colon.
-che il probiotico, al dosaggio nominale, è efficace, tale aspetto è stato misurato attraverso l’indice di conversione che è un indicatore della capacità digestiva.
-che l’efficacia digestiva del probiotico non migliora necessariamente aumentando il dosaggio giornaliero. Vedi ad esempio la tabella 2.3.A2 della prova 51A  in cui si osserva come dosaggi superiori a quelli nominali hanno dato peggiori indici di conversione del mangime.
 
Il lievito lattico (fra cui il Kluyveromyces fragilis BO399) ha inoltre una attività enzimatica (betagalattosidasi) particolarmente elevata in quanto in condizioni anaerobiche (es: nell’intestino) è omofermentante ( produce 2 molecole di ATP o di acido L-lattico per ogni molecola di glucosio), a differenza della maggior parte dei lattobacilli che si comportano da eterofermentanti ( una molecola di ATP per ogni mole di glucosio).
 
Considerato quindi questo aspetto e l’elevata capacità di superamento della barriera gastrica, si può capire il senso dei buoni risultati sperimentali ottenuti e come il numero di cellule vive giornaliere (CFU/persona/die) di Kluyveromyces B0399 sufficiente nell’alimentazione umana può essere decisamente più basso di quello necessario per i lattobacilli.
 
Per quanto riguarda il dosaggio in campo umano premettiamo quanto segue.
L’utilizzo dei suinetti è ormai prassi consolidata in questo campo in quanto il loro apparato digestivo ha una stretta affinità con quello umano.
I risultati delle sperimentazioni alimentari condotte su di essi vengono per questo normalmente assunti dal modo scientifico per essere applicate sul uomo.
Pertanto, nel nostro caso, riportando i dosaggi approvati dalla commissione europea (il dosaggio per maialetti da 35 K che ingeriscono mediamente 0,76 K di mangime al giorno, è di 4,6 x 106 CFU al giorno) ad un peso corporeo di 70-80 Kg tipico medio di una persona adulta, ne risulta che il dosaggio minimo di cellule vive di Kluyveromyces BO399 nell’alimentazione giornaliera è di 9 x 106CFU/persona/die).
Proponiamo quindi dosaggi superiori a 10 x 106 (CFU di Kluyveromyces B0399/persona/die).
 

Con dosaggi di Kluyveromyces BO399 (Kluyver BO399) simili a questi, è stata accertata l’efficacia anche in campo umano. Si osservi n particolare le prove preliminari condotte su soggetti affetti da colon irritabile ( vedi prova n.16 ).

 

Dr. Paolo Valles, Biologo (Trieste)
Dr.ssa Alessia Lugano, Scienze della Produzione Animale (S.Giovanni al Natisone, UD)